Trittico di presentazioni nella Liguria di Levante

Il Circolo Matteotti di Sestri Levante, in collaborazione con il Museo Contadino di Velva, organizza, tra venerdì 23 febbraio e domenica 25 febbraio 2024, un mini-ciclo di proiezioni sospeso tra diversi formati e discipline e proposte in luoghi e contesti diversi tra loro.

Oltre a Innesti e Ilmurrán Maasai in the Alps, verrà proposto, per la prima volta, un ‘giro del giorno in 80 mondi’, costruito su cortometraggi e frammenti di narrazione accumulati durante un decennio vagabondo.

Menzione Speciale "Parole di Terra"

Articolo di Enrico Martinet su "La Stampa" - 13 gennaio 017

Il libro di Ilmurràn, pubblicato da ScrittoDritto, ha ottenuto la Menzione Speciale al Premio Letterario Nazionale “Parole di Terra”, organizzato dall’editore Pentàgora a Savignone (GE).

Un riconoscimento importante per un progetto fatto prima di tutto di parole, caricate sulle spalle e scolpite a mano.

Nelle parole della giuria, "Libro-sceneggiatura, raccolta di interviste, diario di un film dove documentario e narrativa si fondono in un’unica testimonianza dove è protagonista la montagna a cavaliere tra il passato prossimo dell’abbandono e il participio futuro di un ritorno possibile, anche attraverso l’arte della pastorizia, anche attraverso la contaminazione di popoli e culture".

Ilmurràn premio del pubblico al "Corto e fieno 2016"

Ilmurrán - Maasai in the Alps ha vinto il Premio del pubblico al festival "Corto e Fieno 2016", organizzato sul Lago d'Orta. Si tratta di un riconoscimento importante, che rimanda alla grande empatia che Silvia e Leah riescono a costruire con la gente.

Il film è stato inoltre selezionato per  il 2° COMMFEST che avrà luogo nel mese di ottobre a Toronto (Canada) e per il 6TH AFRICA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL di Lagos (Nigeria) a novembre.

Ilmurràn vince la Rassegna "Libero Bizzarri"

Ilmurràn - Maasai in the Alps ha vinto il primo premio della 23a Rassegna del Documentario "Premio Libero Bizzarri", proposto a San Benedetto del Tronto dalla Fondazione Libero Bizzarri, che dal 1994 si pone l'obiettivo di stimolare e accrescere il valore dell'offerta di produzione del documentario in Italia.

Il concorso è sponsorizzato dalla Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno, il Comune di San Benedetto del Tronto e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La giuria è stata presieduta da Giuliano Montalto.

2° Premio "Le Alpi" al Valsusa Film Fest

"Per l'originalità del soggetto e per aver saputo confrontare la vita di una pastora masai facendole raccontare la sua storia, i suoi tormenti e la condizione della donna nella società kenyota con quella di una pastora delle nostre valli", Enchikunye-Ilmurràn ha vinto il secondo premio nella categoria "Le Alpi" al XX Valsusa Film Festival.

Menzione speciale al FCAAAL di Milano

Ilmurràn ha ottenuto una "menzione speciale all'unanimità" al 26° Festival di Cinema Africano d'Asia e d'America Latina di Milano. La notizia fa molto piacere, soprattutto vista la qualità della selezione "Extr'a", dedicati alle tematiche lontane o tematiche di migrazione, affrontate da registi italiani. I migliori complimenti al film "Dustur" (vincitore della categoria), un lavoro importante e necessario, ma anche a "La delgada lìnea amarilla", road movie messicano bizzarro, ironico e dolce.

 

Ilmurrán/Enchikunye vince il Premio Documentario "Città di Moncalieri"

Nell'ambito del Piemonte 15° gLOCAL Film Festival, conclusosi a Torino il 13 marzo, è stato rivelato il nome del film vincitore del Premio Documentario "Città di Moncalieri": si tratta di Enchikunye/Ilmurrán Maasai in the Alps.

Il premio è stato attribuito al nostro film da una giuria d'eccezione, composta dai ragazzi delle scuole superiori di Moncalieri, che hanno scelto il loro miglior film all'interno di una selezione tra la produzione documentaristica realizzata in Piemonte nel 2015.

Ilmurrán/Enchikunye selezionato al WD2016

L'8 marzo è arrivato con una notizia importante: Enchikunye/Ilmurrán è stato incluso (unico film italiano) nella selezione ufficiale del ‪#‎WDArtsandCinema‬, che si terrà a Copenhagen dal 16 al 19 maggio 016. Si tratta di un evento che presenta il meglio della cinematografia (indipendente, mainstream e istituzionale) legata alla condizione delle donne nel mondo.

La storia della bergera Silvia (che sabato scorso si è definita "una donna come le altre" come un esempio per un nuovo femminismo, o un femminismo nuovo.

Ilmurrán al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina

Ilmurrán - Maasai in the Alps è stato selezionato per il Concorso Extr’A del 26° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, che avrà luogo a Milano dal 4 al 10 aprile 2016. Il concorso "è la sezione del festival da sempre dedicata ai film di registi italiani a confronto con altre culture con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale".

Sono selezionati in questa sezione i film di registi italiani girati nei tre continenti o film che hanno come soggetto le tematiche dell’immigrazione e dell’integrazione.
Il calendario delle proiezioni verrà ufficializzato nei prossimi giorni sul sito del festival.

Creare ponti e legami fra le culture

"Tanta passione e tanto cuore, alla serata organizzata alla venerdì scorso 19 febbraio da CISV e Comune di Cumiana". 

Con Ilmurrán – un film ma soprattutto un progetto – il regista ha voluto far vedere che ci sono linguaggi comuni, comprensione anche nelle differenze, tante somiglianze profonde. In fondo, anche un vallone di 12 kmq in cui l’unica presenza umana è quella della pastora Silvia – il vallone della Meris, nelle Alpi Marittime – è come un deserto: un “deserto verde” dice Leah. E’ attraverso l’incontro che si scopre che è si è meno diversi di quanto si credesse.  La possibilità di specchiarsi e di confrontarsi è una fortuna incredibile: si impara molto di più dal diverso, per scoprire, alla fine, che in fondo è molto più simile a noi di quello che potrebbe sembrare.

Per le strade di Cumiana. 19 II 016

Per le strade di Cumiana. 19 II 016

Regista tra città e montagna

Sandro Bozzolo, classe 1986, è il regista del film vincitore del Premio “Torino e le Alpi” all’edizione 2015 diCinemAmbiente, la sezione del 18°Environmental Film Festival sostenuta dalla Compagnia di San Paolo per mantenere viva l’attenzione sui temi delle Terre Alte.

L’occhio attento di Bozzolo, allenato anche dal dottorato in “Migrazioni e processi interculturali” che sta concludendo all’Università di Genova, restituisce un documentario sui “masai” – siano essi africani oppure italiani – inseguendo i confini dello stereotipo e ricercando l’essenza di un popolo nomade, di fiera saggezza.

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Foto di Nanni Villani